1561: introduzione al “Primo Libro dei Partiti comunali” (i verbali del Consiglio),
la vera memoria storica della Comunità di Spilamberto.
Documento manoscritto conservato nell’Archivio Storico Comunale di Spilamberto
Prossimamente arricchiremo la nostra pagina con una nuova rubrica, dal titolo “SPILAMBERTO: UNO STRAPPO NELLA MEMORIA”.
In essa tratteremo dell’Archivio storico comunale di Spilamberto e dell’obiettivo che stiamo perseguendo, cioè quello di farlo ritornare nel nostro paese, visto che sta per essere trasferito a Vignola.
Da una parte l’Archivio rappresenta la nostra memoria e la nostra identità, che, radicandosi nella storia dal 1210, ha lasciato tracce scritte nel nostro paese dal ‘400. Queste testimonianze sono, appunto, raccolte nell’Archivio stesso.
Ci permetteremo, così, di intervenire sulla memoria in generale, come era concepita nell’antichità, in particolare a Roma e in Grecia. Collegati alla memoria sono l’oblio, la dimenticanza, ed anche di essi parleremo.
Relativamente al trasferimento dell'Archivio ci esprimeremo ricordando i “ritorni” nella letteratura e nel mito.
Il principale protagonista a cui ci riferiremo sarà Ulisse, che ci sembra una perfetta metafora del “Nostro Archivio”, con il suo lungo viaggio di ritorno durato 10 anni, proprio il tempo previsto dall’accordo con la Fondazione di Vignola.
Il felice esito del ritorno di Ulisse speriamo sia benaugurante per l’Odissea del nostro ricchissimo, ma, purtroppo, poco conosciuto Archivio storico comunale.
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