(Lapide posta sul lato est del Torrione medievale
di Spilamberto.)
24 giugno 1900,
la piccola stazione ferroviaria di Spilamberto (ve la ricordate?) era
insolitamente affollata: vari treni speciali, per di più a tariffe agevolate;
comuni cittadini, personaggi politici, membri di varie associazioni, reduci
dalle battaglie risorgimentali, insomma una folla si riversava a Spilamberto.
Come mai?
Ora recatevi
davanti alla facciata del Torrione, quella rivolta verso la Rocca. Alzate lo
sguardo e la vedete. Si tratta della lapide commemorativa in onore dei
congiurati spilambertesi che nella notte del 3/4 febbraio 1831, insieme ad
altri compagni di Ciro Menotti, si scontrarono a Modena con le truppe Ducali
estensi.
Il sogno
dell’Italia unita li portò poi al carcere o all’esilio forzato.
Le cerimonie, i
discorsi, i banchetti, i rinfreschi (non mancò il sapore degli amaretti paesani!),
addirittura la luce e il rimbombo dei fuochi artificiali nel Piazzale della
Rocca e il loro rimbalzo dai resti delle antiche mura; quel 24 giugno 1900,
celebravano l’inaugurazione della lapide commemorativa che ora state guardando.
La confusione si
mescolava alla passione e insieme davano vita al ricordo di quei giovani
ragazzi, dei loro progetti e ideali così profondi da spingerli a mettere in
gioco la vita: si trattava di partecipare attivamente a ricostruire l’Italia
unita.
Ed ora a voi: leggete quei nomi
ed accoglieteli nella vostra memoria.
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