(Tratto del percorso su cui doveva transitare il
Poppi e che affiancava il Canale del
Diamante quando incrociava il Rio Secco, zona in cui si trovavano le proprietà
dei citati fratelli Savani, sinistra fiume Panaro; località attuale: Ponte del
Re.
Sezione di mappa presente nell’Archivio di Stato
di Modena,
Mappario Estense,
Grandi Mappe, anno 1740.)
Un
sussulto, uno scossone improvviso, capita spesso mentre si viaggia. La buca, le
buche; ormai è un rosario di sobbalzi, lamenti di ammortizzatori, accuse da
quello di fianco: “tannin schiv gnanc óna”. L’asfalto presenta spesso crepe
sospette in prossimità dei canali di scolo laterali; a volte parte della strada
è in fondo al fosso... e quel camion rovesciato nel terreno sottostante o
qualche altro veicolo fuoriuscito dalla propria traiettoria.
Anche
nella moderna Berlino ci si lamentava di “buche nelle strade” in occasione del
recente consulto elettorale.
Andiamo
in Archivio.
Maggio
1811.
Allora
non c’erano macchine in circolazione, ma carri, legni si diceva.
Gaetano
Poppi, incaricato dei trasporti dei nitri e delle polveri da Modena a
Spilamberto, domanda all’Intendente che siano restaurate le strade: “La strada che conduce a Spilamberto essendo
in diversi punti guasta e dirupata nelle sponde, particolarmente in faccia alla
provana (intendi, con termine moderno, "carreggiata") delli figli fratelli Savani si è resa angusta per modo che si corre
gran pericolo, passando con legni carichi di mercanzia o d’altro, di cadere in
uno dei canali che la costeggiano come purtroppo è successo giorni orsono ad un
povero vetturale che passava con carico di formentone. Il più delle volte anche
i miei carrettieri hanno dovuto valersi dell’opera dei passeggeri per far
sortire i bancali dalle buche o per sottrarli al pericolo di un ribalto.
Incaricato dunque del trasporto a Spilamberto dei nitri e delle polveri, avuto
riflesso (pensando) al valor grande
dei generi, all’interesse mio proprio ed a quello della finanza, mi trovo in dovere
di informarla del disordin, affinché rivolga alle autorità superiori la
richiesta di pronto restauro alla strada, per evitare così qualunque disgrazia”.
Che
ne dite?
Sembra che parli anche per noi.
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