UN QUADRO PER 19 ANNI
Manoscritto
e notizie tratte dall'Archivio Parrocchiale di Spilamberto.
“Caramella”
realizzata grazie al contributo e la competenza della professoressa Maria Paola
Lelli.
“In capponi e tocchi al
signor Guido Reno pittore Lire 17,4”, e ancora “Tocchi mandati in dono al signor Guido Reno pittore, Lire 10,5” e, in data 2 dicembre 1635, “Per fare il presente a Reno Lire 19,15”.
Un curioso filo di doni inviati a Bologna lega
Spilamberto al pittore Guido Reni. La Confraternita di Santa Maria degli
Angeli, che domina la storia del nostro paese per quasi 500 anni, aveva
ricostruito la Chiesa di sua pertinenza e commissionato nel 1631 al pittore una pala d’altare, avente come soggetto
l’Assunzione di Maria.
I ripetuti viaggi a Bologna, portando “capponi e tocchi” (tacchini) erano incentivi a superare la proverbiale lentezza del
pittore per concludere l’opera che gli era stata commissionata.
Evidentemente però il risultato era stato deludente, e
soltanto l’11 aprile 1642, alle ore 13, il quadro arriverà finalmente da Bologna a Spilamberto,
tra la festa generale della popolazione che tanto a lungo aveva atteso questo
momento, entrando nel “Castello” attraverso la Porta della Rocca e raggiungendo
la chiesa.
Si poté così ammirare una “Pittura di Paradiso” (come
recentemente la definì Roberto Longhi), in cui domina, in
un unico piano, la figura “leggera” di Maria, con la veste rossa e il
tradizionale mantello blu, mentre si protende verso l’alto, verso il “Lumen”,
verso Dio.
Purtroppo però 19 anni dopo, nel 1661, “Fu
levata da Santa Maria la bellissima Assunta di Guido Reni, fatta sull’ormesino
in stile”.
Cosa era successo?
Difficoltà di ordine economico avevano indotto il
feudatario Guido Rangoni, il cui zio Baldassarre aveva in parte sostenuto il
costo per l’acquisto dell’opera, a persuadere la Confraternita a vendere il
prestigioso dipinto, per evitare la rovina dell’intera comunità.
La cessione avvenne con rogito del notaio Pietro
dall’Ara e, in data 26 maggio 1661, “Fu
levata da Santa Maria la bellissima Assunta di Guido Reni”.
Oggi
l’opera si trova a Monaco di Baviera, nella “Alte Pinakothek”.
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