Terza parte
Vi abbiamo lasciato al 4° doppio,
ora prendiamo in esame il 5°.
Siamo in tempi più recenti rispetto ai precedenti “doppi”, anche se la “Madonna
della Rondine” da lungo tempo è stata oggetto di un culto molto sentito a
Spilamberto.
Si tratta di una statua policroma,
presente nella chiesa di Sant’Adriano, in cui la Madonna ha in braccio il Bambino,
e sul suo polso destro è posata una rondine. Nel 1981, un’esperta chiamata a restaurarla
scoprì che lo strato di vari colori era stato aggiunto successivamente alla
realizzazione della statua. Si decise allora di ripristinare la figura
precedente, e comparve così una pregevole madonna monocroma, dai lineamenti
classicheggianti, attribuibile,
nientemeno, che a Michele da Firenze. Era il noto scultore fiorentino
quattrocentesco, che aveva partecipato con Donatello alla realizzazione della
Porta nord del Battistero di Firenze.
L’artista, dal 1440, lavorò a Modena, dove scolpì l’Altare delle Statuine, destinato
al duomo; è probabile quindi che in quel periodo Michele abbia fatto una
puntata a Spilamberto ad assaggiare il lambrusco dei Rangoni, lasciandoci
questo oggetto prezioso.
Beh, voi direte, allora di due
madonne ne è rimasta una, alla quale è stata lasciata sul braccio la rondine. Cosa
c’entra la “Cabala del Due?”
Attenzione!
Nella parete opposta della chiesa
si trova un’altra madonna, anche quella molto antica. È denominata “Madonna dei
socialisti”, perché le sue sembianze sono quelle di una donna del popolo, “una rezdora”, con il Bambino in braccio,
con atteggiamento meno rilassato, meno estatico, quasi indaffarato, come se
dovesse correre a controllare la pentola che bolle.
Ecco il nuovo DOPPIO!
Ce ne sarebbero ancora da
raccontare, ma, per ora, con il numero due ci fermiamo qui... anzi, ce lo
andiamo a giocare al lotto?!
Dunque, interpretiamo: i DUE nomi
di Spilamberto, le DUE Chiese, le DUE Madonne.
Riuscite a decifrare questi
doppi? Avete il manuale?
Forse per fare prima è meglio
consultare Internet.
Allora... buona fortuna!
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