mercoledì 21 novembre 2018

STORIE DI SPORT A SPILAMBERTO / 2


Nino Olivieri, un sarto con la passione del calcio

di Luigi Barozzi


Campionato Giovanile FIGC 1947/48 - La compagine “Esperia”

Da sinistra - In piedi: Walter Bergonzini, Luigi Bonvicini, Gino Vandelli (detto Baligia)
Semiaccosciati: Vittorino Giusti, Arnaldo Zaccaria, Franco Piggi, Giuseppe Donati (in borghese)
Accosciati: Luciano Malagoli, Glauco Giovetti, Adelio Pelloni, Gianni Bonettini, Mario Costanzini.



Nino Olivieri, classe 1929, di professione sarto. La sua passione per il calcio era grande. Da ragazzo gli sarebbe piaciuto fare il portiere, favorito in questa sua aspirazione dal fisico longilineo, ma decise di non praticarlo a livello agonistico. Tuttavia fondò una squadra giovanile nel 1947, prima tappa di un’attività nel settore che terminerà nel 1970; ventitre anni spesi al servizio dei giovani, anni contrassegnati anche da successi ma, soprattutto, da un intenso lavoro quotidiano la cui unica ricompensa era la soddisfazione di vedere in campo ragazzi che, anche attraverso lo sport, crescevano con equilibrio imparando a soffrire negli allenamenti e a rispettare gli avversari nelle partite. La prima squadra che Nino fondò fu la “Esperia”, nel 1947, formata da giovanissimi, dagli 11 ai 14 anni, anche se il regolamento avrebbe consentito di utilizzare ragazzi fino a 18 anni. L’Esperia partecipò al Campionato Giovanile della FIGC e, dopo un inizio stentato, terminò con un lusinghiero quarto posto.
Erano tempi difficili, la guerra era finita da poco e, per potere avere il necessario per giocare, le maglie in primo luogo, dirigenti e giocatori raccoglievano in Panaro una radice, chiamata “busmaróla”, che serviva per fare le spazzole, e raccoglievano anche i rametti di pioppo che servivano per fare i cesti di vimini.
Prima della partita bisognava segnare il campo, montare le reti e smontarle a fine partita: a ciò provvedeva Nino insieme a collaboratori come Mario Brandoli,  Peppino Bergonzini e, talvolta, qualche sportivo volonteroso.
Peppino Bonvicini e Aldo Giovetti, ex dirigenti della squadra locale, davano un sostegno in qualche occasione. Una volta misero a disposizione di Nino una serie di oggetti che consentirono di organizzare una pesca davanti al portico di Bondi. In questo modo fu possibile acquistare maglie americane che la merciaia Anna si era procurata a Bologna.
Per le trasferte si andava a giocare in bicicletta, a Modena però in treno.
Nel 1948 venne fondata la Polisportiva: Nino vi aderì proseguendo l’attività di dirigente delle squadre giovanili nei Campionati UISP, e le soddisfazioni non mancarono.
Nel 1949/50 vinse il Campionato Provinciale.
Negli anni 1957/58 e 1958/59 fu chiamato a ricoprire, oltre al ruolo di dirigente, anche quello di allenatore che, evidentemente, gli era congeniale perché vinse il Campionato provinciale in entrambi gli anni.
Nel 1959/60 vinse il Campionato Provinciale Seniores e infine, nel 1970, con la fusione fra Polisportiva e F.C. Spilamberto, decise di lasciare.
Un ringraziamento è dovuto a Nino Olivieri dagli spilambertesi per tutte le energie fisiche e mentali che ha messo al servizio dei nostri giovani e per il supporto educativo alle famiglie, oltre che per i meriti sportivi.

[Tratto dall’articolo pubblicato sul periodico “Fatti nostri” nel numero di dicembre 2005.]

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