In quel freddo gennaio 1561
Leonardo Castagneto, agente del marchese Rangoni, era sempre presente, assieme
al cancelliere Niccolò Maria Tedeschi, alle riunioni del Consiglio della “Comunità”
di Spilamberto.
La sala delle riunioni, sotto il
Torrione, fu affollata cinque volte in quello stesso mese. Si richiedevano
decisioni importanti, come le nomine del Massaro e del Salinaro. Un problema
allora discusso nell’ordine del giorno, che presenta motivo di sorpresa per noi
contemporanei, riguardava la “coltivazione del riso”. Di questa coltura, di cui
ora non c’è traccia, avremo occasione di parlare, come pure delle qualifiche
degli “ufficiali” eletti.
È necessario rimandare la
trattazione di questi fatti perché dobbiamo soddisfare l’interesse e la
curiosità di quanti attendevano la seconda “Caramella” della rubrica “Il
vecchio Comune si racconta”. Infatti era
stato promesso che avremmo elencato i nomi delle persone che componevano il
“Consiglio”, composto da “Consiglieri” ed “Aggiunti”, ed alcuni sperano
addirittura di rintracciare propri antenati.
Ecco un primo elenco delle
persone, in quello scorcio di secolo XVI:
Francesco Baeso (o Baesi),
Tommaso Baldocho (Baldoco), Zoanno (Giovanni) Barbetta, Bartolomeo Beletti (o
Belletti), Antonio Brizzi, Baldissera Coradini (o Corradino/i), Filippo Lolio
(o Lolij o Loglio), Pirino Muradori (o Muratori), Zan (Giovanni) Muradori (o
Muratori), Domenico Picigano, Galeazzo Rachello, Zan (o Giovanni) Francesco
Scaramuzza, Beleo Sola, Guido Thodeschi (o Tedeschi), Alberto de Zan’ (o Zanni?
o “di Giovanni”).
Buona ricerca, e, sperando che qualcuno resti soddisfatto... arrivederci
alla prossima puntata!
[Nell'immagine: Sconosciuti
di ieri e di oggi: un ponte storico.
Ignote
le sembianze dei Consiglieri dell’antico Comune di Spilamberto.
Dai
nomi dei componenti il Consiglio dei secoli passati potremo individuare i
discendenti?
(Disegno realizzato da Fabiano Amadessi)]