Nino
Olivieri, un sarto con la passione del calcio
di Luigi Barozzi
Campionato Giovanile FIGC 1947/48 - La compagine “Esperia”
Da sinistra - In piedi: Walter Bergonzini, Luigi Bonvicini, Gino Vandelli (detto Baligia)
Semiaccosciati: Vittorino Giusti, Arnaldo Zaccaria, Franco Piggi, Giuseppe Donati (in borghese)
Accosciati: Luciano Malagoli, Glauco Giovetti, Adelio Pelloni, Gianni Bonettini, Mario Costanzini.
Nino Olivieri, classe 1929, di professione sarto. La sua
passione per il calcio era grande. Da ragazzo gli sarebbe piaciuto fare il
portiere, favorito in questa sua aspirazione dal fisico longilineo, ma decise
di non praticarlo a livello agonistico. Tuttavia fondò una squadra giovanile
nel 1947, prima tappa di un’attività nel settore che terminerà nel 1970;
ventitre anni spesi al servizio dei giovani, anni contrassegnati anche da successi
ma, soprattutto, da un intenso lavoro quotidiano la cui unica ricompensa era la
soddisfazione di vedere in campo ragazzi che, anche attraverso lo sport,
crescevano con equilibrio imparando a soffrire negli allenamenti e a rispettare
gli avversari nelle partite. La prima squadra che Nino fondò fu la “Esperia”,
nel 1947, formata da giovanissimi, dagli 11 ai 14 anni, anche se il regolamento
avrebbe consentito di utilizzare ragazzi fino a 18 anni. L’Esperia partecipò al
Campionato Giovanile della FIGC e, dopo un inizio stentato, terminò con un
lusinghiero quarto posto.
Erano tempi difficili, la guerra era finita da poco e, per
potere avere il necessario per giocare, le maglie in primo luogo, dirigenti e
giocatori raccoglievano in Panaro una radice, chiamata “busmaróla”, che serviva
per fare le spazzole, e raccoglievano anche i rametti di pioppo che servivano
per fare i cesti di vimini.
Prima della partita bisognava segnare il campo, montare le
reti e smontarle a fine partita: a ciò provvedeva Nino insieme a collaboratori
come Mario Brandoli, Peppino Bergonzini
e, talvolta, qualche sportivo volonteroso.
Peppino Bonvicini e Aldo Giovetti, ex dirigenti della squadra
locale, davano un sostegno in qualche occasione. Una volta misero a
disposizione di Nino una serie di oggetti che consentirono di organizzare una
pesca davanti al portico di Bondi. In questo modo fu possibile acquistare
maglie americane che la merciaia Anna si era procurata a Bologna.
Per le trasferte si andava a giocare in bicicletta, a Modena
però in treno.
Nel 1948 venne fondata la Polisportiva: Nino vi aderì
proseguendo l’attività di dirigente delle squadre giovanili nei Campionati
UISP, e le soddisfazioni non mancarono.
Nel 1949/50 vinse il Campionato Provinciale.
Negli anni 1957/58 e 1958/59 fu chiamato a ricoprire, oltre
al ruolo di dirigente, anche quello di allenatore che, evidentemente, gli era
congeniale perché vinse il Campionato provinciale in entrambi gli anni.
Nel 1959/60 vinse il Campionato Provinciale Seniores e
infine, nel 1970, con la fusione fra Polisportiva e F.C. Spilamberto, decise di
lasciare.
Un ringraziamento è dovuto a Nino Olivieri dagli
spilambertesi per tutte le energie fisiche e mentali che ha messo al servizio
dei nostri giovani e per il supporto educativo alle famiglie, oltre che per i
meriti sportivi.
[Tratto
dall’articolo pubblicato sul periodico “Fatti nostri” nel numero di dicembre
2005.]
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