mercoledì 22 marzo 2017

IL VECCHIO COMUNE SI RACCONTA / 4: 1567: SPILAMBERTESI NON BRAVI CRISTIANI?

Documento presente all'interno dell'Archivio Storico del Comune di Spilamberto


Quella volta il marchese non si era limitato ad una intimidazione, non c’erano di mezzo solo rimproveri e l’espressione del suo risentimento; si era basato sicuramente su chiacchiere che avevano deformato la realtà: “poca devozione nelle cose spirituali”, “negligenza nella somministrazione dei S. Sacramenti”, queste le accuse; per di più si era insinuato che nel “Castello” non si vivesse cristianamente e nemmeno che le “Compagnie del S.S. Sacramento” e di “S. Maria degli Angeli” assolvessero ai loro doveri. La minaccia del “Signore” era di infliggere castighi ai “Ministri della S. Chiesa” presenti a Spilamberto.
I Consiglieri del “Vecchio Comune” non accettarono i rimproveri loro rivolti dal marchese Rangoni. Così, il 3 febbraio 1567, nel corso della riunione consiliare, convocata appositamente, decisero di replicare a quelle accuse. La decisione degli Amministratori fu quella di chiedere udienza per difendersi verbalmente davanti a “Sua Signoria Illustrissima” il marchese: il lume del S. S. Sacramento era pur sempre acceso, almeno quando i soldi c’erano. Giovanni Ronco, Massaro della Compagnia, era ligio al proprio dovere. Come pure Gioanni Francesco Scaramuzza, il quale aveva l’incarico di alimentare la lampada di S. Maria degli Angeli, “per quanto potevano le forze economiche”.
Possiamo noi oggi ricercare la discendenza dei nomi attuali da quei “nostri” antenati che quel giorno, risentiti dalle critiche minacciose, decisero la giusta “missione di difesa”:

Vincislao Pancetti (Massaro della “Comunità”)         Baldassarre Corradino          
Jacomo Alghisi                                                               Ambrogio da Milano
Francesco Baesi                                                              Antonio? Montevecchi
Marino Muradori                                                           Francesco Maria Frarino
Alessio Bomfioli                                                             Mignano Vandello
Pietro Giovanni Ronco                                                  Galeazzo Rachello.

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