giovedì 27 novembre 2014

LE RECENSIONI DI NASCO / 1: "CENT'ANNI DI BEVUTE"

Il mio vicino, un anziano ultranovantenne, mi raccontava che mio nonno, esperto muratore, il sabato, giorno di riposo dal lavoro, andava a svolgere lavoretti da lui e da altri: un pozzo, un muretto... I soldi che guadagnava se li teneva lui e se li godeva all'osteria.
L'osteria, anzi le osterie di Spilamberto ci sono raccontate dal libro "Cent'anni di bevute", recentemente pubblicato da Luigi Barozzi, per noi Gigi. Si tratta di una narrazione che percorre cento anni di vita delle osterie di Spilamberto, dalla metà dell''800 alla metà del '900.
La ricerca, durata vari anni, ricostruisce la vita di questa "istituzione" paesana, recupera le genealogie degli osti e individua perfino la collocazione degli ambienti, nonostante nel frattempo la nuova numerazione delle case, basata sulle strade, abbia sostituito una semplice numerazione progressiva. Il rigore del ricercatore è temperato dal tocco affettuoso dello stile limpido e sobrio, in quanto Gigi discende da una famiglia che ha esercitato per varie generazioni il mestiere di oste. Per questo la storia della sua famiglia si intreccia all'altra e il racconto è ravvivato da aneddoti vari, gesti di solidarietà, arrivati a lui direttamente. Troviamo pure le voci di alcuni poeti che cantano la loro esperienza nelle osterie.
Il testo è corredato dalle riproduzioni di documenti autentici tratti dall'Archivio Storico Comunale di Spilamberto e dagli archivi parrocchiali.
Il finale si arricchisce di un colpo di scena: Gigi ci fa entrare in una osteria, ricostruisce in mezzo al fumo delle sigarette l'arredo, i personaggi; troviamo quello che si mangiava, beveva, come si discuteva, si giocava, si trascorreva il tempo e in definitiva si socializzava. Un mondo, insomma. E tra il calore della rievocazione, gli episodi buffi e curiosi, si avverte la malinconia data dalla consapevolezza che tutto ciò non c'è più.

Nessun commento:

Posta un commento