mercoledì 9 novembre 2016

CARAMELLE DALL’ARCHIVIO / 40: NAPOLEONE BEFFATO DAGLI SPILAMBERTESI


A partire dal 1796 Spilamberto diventa una municipalità del Dipartimento del Panaro, che sarà parte, più tardi, della Repubblica Cisalpina. Al potere sono i francesi di Napoleone. Questi esportano da noi gli ideali della Rivoluzione Francese: titoli e privilegi feudali sono annullati; Rangoni da marchese diventa l’ex feudatario: i possedimenti feudali, tra cui anche la Rocca, e altri diritti che portavano introiti passano alla “Nazione”. “Libertà, Uguaglianza” diventa l’intestazione di tutti i documenti ufficiali.

Ma i francesi si rivelano anche degli insaziabili predatori. Oltre ad impadronirsi di numerose opere d’arte, procedono alle cosiddette requisizioni, richiedendo continuamente, anche a Spilamberto, ogni tipo di bene: soldi, naturalmente, porci, buoi, montoni e anche coperte, paglioni e così via. Un bel salasso per la nostra economia.

L’11 ottobre 1798 l’agente dei Beni Nazionali incarica una persona “proba e onesta “ di requisire al convento delle Cappuccine di Spilamberto due botti garantite in ottimo stato. Vengono sequestrate due botti “ben turate e fermate con chiodi nei cerchi” e portate al fabbricato della concia e di qui a Modena, dove sono “poste in acqua” (cioè su barca fino a Finale, poi inviate a Mantova, città che le truppe di Napoleone stanno assediando).
Il 28 dicembre dello stesso anno l’agente dei Beni Nazionali scrive alla Municipalità di Spilamberto che le botti spedite a Mantova sono tutte “fraude” (cioè sono vecchie, schiodate e perdono liquidi). Si chiede poi il nome delle persone che le hanno garantite di ottima qualità e capaci di contenere i liquidi.

Non si conosce il finale della vicenda, ma si tratta di una beffa che Spilamberto ha rifilato a Napoleone. Ci piace pensare - ce lo dovete permettere - che quegli spilambertesi se la ridessero sotto i baffi…

[Nell'immagine: Napoleone visita Spilamberto, disegno di G. Cevolani da S. Cevolani, "Storia di Spilamberto a sonetti", Istituto Enciclopedico Settecani, 2003]

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