mercoledì 4 ottobre 2017

CARAMELLE DALL’ARCHIVIO / 46: STRADA FACENDO

(Tratto del percorso su cui doveva transitare il Poppi e che affiancava il Canale del Diamante quando incrociava il Rio Secco, zona in cui si trovavano le proprietà dei citati fratelli Savani, sinistra fiume Panaro; località attuale: Ponte del Re.
Sezione di mappa presente nell’Archivio di Stato di Modena,
 Mappario Estense, Grandi Mappe, anno 1740.)


Un sussulto, uno scossone improvviso, capita spesso mentre si viaggia. La buca, le buche; ormai è un rosario di sobbalzi, lamenti di ammortizzatori, accuse da quello di fianco: “tannin schiv gnanc óna”. L’asfalto presenta spesso crepe sospette in prossimità dei canali di scolo laterali; a volte parte della strada è in fondo al fosso... e quel camion rovesciato nel terreno sottostante o qualche altro veicolo fuoriuscito dalla propria traiettoria.
Anche nella moderna Berlino ci si lamentava di “buche nelle strade” in occasione del recente consulto elettorale.

Andiamo in Archivio.
Maggio 1811.
Allora non c’erano macchine in circolazione, ma carri, legni si diceva.
Gaetano Poppi, incaricato dei trasporti dei nitri e delle polveri da Modena a Spilamberto, domanda all’Intendente che siano restaurate le strade: “La strada che conduce a Spilamberto essendo in diversi punti guasta e dirupata nelle sponde, particolarmente in faccia alla provana (intendi, con termine moderno, "carreggiata") delli figli fratelli Savani si è resa angusta per modo che si corre gran pericolo, passando con legni carichi di mercanzia o d’altro, di cadere in uno dei canali che la costeggiano come purtroppo è successo giorni orsono ad un povero vetturale che passava con carico di formentone. Il più delle volte anche i miei carrettieri hanno dovuto valersi dell’opera dei passeggeri per far sortire i bancali dalle buche o per sottrarli al pericolo di un ribalto. Incaricato dunque del trasporto a Spilamberto dei nitri e delle polveri, avuto riflesso (pensando) al valor grande dei generi, all’interesse mio proprio ed a quello della finanza, mi trovo in dovere di informarla del disordin, affinché rivolga alle autorità superiori la richiesta di pronto restauro alla strada, per evitare così qualunque disgrazia”.

Che ne dite?
Sembra che parli anche per noi.

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